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23 aprile 2018 1 23 /04 /aprile /2018 10:07

 

           

 

L’ultimo re MaGio arrivò in punta di piedi, dopo il tramonto.

Nascosto dal buio, entrò di soppiatto, attento a non richiamare l’attenzione e gli

sguardi di chi stava lì attorno, soprattutto quelli del pastore che giorno e notte

vegliava là fuori.

 

“Io non ho doni da offrire, come coloro che mi hanno preceduto. Io costruisco

orizzonti. Orizzonti sopra i quali il sole non cala mai” – disse il re MaGio,

fregandosi le mani rivolto al bambino. E aggiunse, con fare mellifluo: “Anche tu

avrai un orizzonte che sogni. Se vuoi ti ci porto io…ho tanti mezzi per

accontentarti” - rivolgendo le sue attenzioni e il suo sguardo lascivo in direzione

della madre, senza badare all’ altro uomo presente.

Questi non si accorse di nulla, o forse fece finta di nulla, magari non

rassegnato,  ma ormai consapevole di ciò che era da sempre.  In fondo anche il

bambino non era suo.

 

Non appena si spense l’eco delle sue parole, il re MaGio se ne andò. Esattamente

come era arrivato: circospetto, nel buio, strisciando fuori da un passaggio sul

retro, come un ladro o una faina, attento ancor più di prima a non farsi vedere

dal pastore. Che però non era più lì.

 

L’ultimo re MaGio si apprestò a prendere la strada per tornare da chi lo stava

aspettando, certo di non poter essere scoperto. In fondo anche loro

conoscevano il bambino e la madre e non potevano sospettare di nulla delle sue

intenzioni. E nella sua carrozza damascata amaranto, nascosto nel ricco

mantello, si assopì, beandosi nell’ unico pensiero che in quel momento

attraversava la sua testa: “Se accadrà, buon per me”

 

Dal Vangelo di Matteo apocrifo, V, 4-16

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26 gennaio 2014 7 26 /01 /gennaio /2014 19:10

 

 

Cari Amici con questo ultimo articolo chiudo il blog.

 

Probabilmente è finito il periodo di “daminviaggio”…forse è finito il tempo dei sogni…forse è finito il tempo dei “viaggi”…delle “illusioni”…

 

Cosa resta? Forse la maturità raggiunta? Forse un cambio di rotta intellettuale o spirituale? Forse sono “diventato grande”?

 

Conoscendomi a fondo non credo…probabilmente non resta nulla…sono completamente vuoto…

 

Vi lascio con una serie di flash che hanno riempito i miei occhi, le mie mani, i miei pensieri, i miei respiri, i miei sogni e il mio cuore negli ultimi mesi…

 

 

 

…i biglietti del concerto di Elisa…

 

…l’amore fatto sotto le stelle…

 

…la lunga telefonata a Monica dopo la meditazione…

 

…il “bosco magico” di Artesella…

 

…l’albero  sull’Adige…

 

...le sigarette...

 

…lo spavento dietro i vetri della finestra…

 

…le budella che si attorcigliano….

 

…la “lavatrice”…

 

…i girasoli e le rose…

 

…il “puntino” nell’occhio…

 

…la foto “effetto seppia”…

 

…l’arcobaleno al porticciolo sul Po…

 

...i metodi naturali per dormire...

 

…le anime calde che si fusero insieme sospese in mezzo alla stanza…

 

…le parole che escono da sole, spontanee e infinite…

 

…il tamburo dentro al petto…

 

…le canzoni di Vasco, Jovanotti ed Elisa…

 

…”quello” sguardo…

 

…molte vite, un solo Amore…

 

…Eva che spia in silenzio…

 

…una domenica intera davanti al fuoco tenendo una mano…

 

…le calze nere…

 

…”estoy enamorado”…

 

…il cous cous e l’avocado…

 

…migliaia di ore al telefono…

 

…milioni di messaggi e note vocali…

 

…il “solito posto”…

 

…gli occhi “familiari”…

 

…il deserto…

 

…la piscina…

 

…le 15.37…

 

…le conchiglie di Rosolina…

 

 

E l’Anima vola…………..

 

 

Buona Vita a tutti Voi!!!

 

D.

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31 ottobre 2013 4 31 /10 /ottobre /2013 10:32

 

parata

Vi voglio raccontare una storia di sport di periferia, che ho letto qualche tempo fa da qualche parte e alla fine chiederò anche un vostro commento.

I protagonisti di questa storia sono un allenatore, una squadra di calcio e due portieri.

 

Il portiere è un ruolo delicato in quanto è l’estrema difesa della porta e superato lui si prende gol ma soprattutto perché a differenza degli attaccanti, centrocampisti e difensori, in campo ne entra uno solo.

L’allenatore in questione è una persona particolare, dotato di sguardo magnetico e fin dall’inizio della carriera considerato da tutti un innovatore, qualcuno che avrebbe lasciato davvero il segno, sia  per le tattiche di gioco, sia per gli schemi che adottava, spregiudicati e completamente al di fuori di ciò che era stato fino ad allora.

Dopo qualche esperienza con le squadre giovanili, aveva ceduto alle richieste adulatorie di un club, che si era assicurato i suoi servigi e la sua dedizione, prospettandogli un futuro roseo e vincente.

Ormai è più di un decennio che si trova alla guida della squadra e fin dal primo anno si è trovato in rosa un portiere che sembrava volenteroso, si allenava non come il mister voleva ma era l unico a disposizione per cui ha sempre giocato senza mai essere messo in discussione o senza mai avere il fiato sul collo di un antagonista che volesse soffiargli il posto.

La squadra, per i primi anni, si è sempre salvata il extremis grazie soprattutto alla compattezza che si era creata, ma più che altro per la pazienza dell’allenatore che riusciva sempre a motivare e a tirar fuori quasi il meglio da tutti i giocatori, tranne che dal portiere, che fra papere, disattenzioni, scarsa partecipazione e assenza di dialogo con l’allenatore era come un elemento esterno alla squadra.

D’altra parte il “numero 1”,  non si è mai sentito in discussione per nessun motivo, dato che l’allenatore non si era mai preoccupato di trovarne un sostituto.

Ma negli ultimi due anni, due retrocessioni di seguito, e ancora una volta il maggior indiziato e colpevole era sempre lui, il portierone, che nel frattempo, per aiutare la squadra a suo modo, invece di partecipare a tutti gli allenamenti, era entrato in una fase mistica ed andava a pregare per avere delle prestazioni migliori, ma la situazione non cambiava e la squadra ora si trovava in una categoria dalla quale non era più nemmeno possibile retrocedere.

L’allenatore ormai era demoralizzato, lui così innovatore e con un futuro così fulgido prima di questo sventurato sodalizio, non vedeva vie di fuga. E sì che nei dieci e più anni ne aveva avute di proposte e di possibilità di cambiare

Ed arriviamo ai giorni nostri.

L inizio della nuova stagione ha portato però una novità. Durante la preparazione quasi per scherzo ha cominciato ad allenarsi col gruppo un nuovo ragazzo, che l’allenatore conosceva da quando era ancora un “pulcino” e che aveva seguito per qualche tempo.

Ovviamente il ragazzo gioca in porta e, come si sa, di portieri ne gioca solo uno alla volta!

Il campionato è cominciato nel migliore dei modi, con il ragazzo che, in gran forma e in perfetta sintonia con l’allenatore e la squadra, sta portando una nuova serenità all’ambiente e una possibilità concreta di un futuro in categorie ben superiori.

Ma l’allenatore non è ancora convinto, nonostante le prestazioni del nuovo arrivato. Sta pensando di metterlo in panchina o peggio darlo in prestito ad un'altra squadra perché si sente ancora legato al vecchio portiere per un debito di non si sa quale riconoscenza…forse solo per il fatto di essersi abituato a lui, anche se avrebbe voluto mandarlo via un sacco di volte.

Il ragazzo vorrebbe star lì perché giocare tornare ad essere allenato da quel mister per lui così speciale è sempre stato il sogno della sua vita, non c’è stato alcun inizio di campionato che non desiderasse essere dov’è ora.

E’ ancora abbastanza giovane, ha tante opportunità e vuol continuare a giocare…ma se lì non ha spazio non resterà in panchina, se ne andrà altrove, in un altro campionato, per non dover nemmeno scontrarsi con la sua attuale squadra e dover riguardare negli occhi il mister.

Come andrà a finire?  TU cosa faresti?

…il campionato è ancora lungo…

  

D.

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15 ottobre 2013 2 15 /10 /ottobre /2013 09:11
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Voglio proporre a tutti voi un estratto da un libro che ho letto tanti anni fa, "Stranieri a Samoa, di A. Borsani.
Trovo sia uno spunto di riflessione molto forte, non solo per chi vuole o vorrebbe scappare lontano, ma anche per chi desidera cambiare anche solo qualche aspetto della propria vita, qualche aspetto che lo ingabbia e che non gli permette di essere sè stesso e di sentirsi mediocre.
Per chi è continuamente condizionato da educazione, religione, sensi di colpa e giudizi esterni.
Per chi ha disimparato ad amare perchè, chiuso in una relazione muta e piatta, pensa che comunque è giusto che il mondo vada così.
Per chi rimanda sempre perchè spera che le cose cambino da sole o cambino per un intervento divino.
Per chi vuole prendere in considerazione di "vivere " davvero, e non di essere già morto nella quotidianità obbligata.
Buona lettura....anche e soprattutto A te...
“Ci sono momenti il cui le certezze dell’uomo occidentale vacillano. Le incertezze prendono il sopravvento. Può accadere in un pomeriggio di gennaio. Chiuso dentro il suo ufficio l’uomo che sogna un altrove vede le ombre della sera calare sui vetri, le ultime luci del pomeriggio scivolano via. La scrivania è ingombra di carte, il telefono squilla per aggiungere altri impegni a quelli che già ci sono. Lo sconforto dilaga. Lui non ce la farà mai a correre dietro a tutto. E tutto lo rincorre senza sosta, senza pace.
Sul suo computer le parole si allineano a riempire lo schermo. I segni che lui elabora con fatica, a qualcuno serviranno a produrre un utile, e a lui per ottenere un compenso.
Ma a metà di una relazione urgente le idee si afflosciano, la testa entra in sciopero, stanca di dedicarsi a problema lontani dai veri interessi. Una voce si affaccia all’orecchio, il dubbio bisbiglia: “Ma lo sai com’è fatto il resto del mondo?”
Le ombre della sera intanto sono diventate viola per il gelo. IL traffico è un bombitare sordo giù nella strada, all’improvviso la sirena di un’ambulanza trafora la stanza e porta dentro le pareti la terribile realtà unica. Qualcuno ha ceduto, qualcuno non ce la fa più. Viene allontanato dai luoghi produttivi. Era l’ultimo degli ultimi, ma ora ha la precedenza su tutti. L’ambulanza si fa strada e gli uomini indaffarati si fanno da parte. La gente importante accosta la macchina al marciapiede per lasciar passare l’ultimo degli ultimi. Per una volta gli concedono la precedenza. Chi non ce la fa più viene portato con altri che hanno ceduto, quelli che sotto le lenzuola dell’ospedale promettono a sé stessi che, se la scamperanno, cambieranno vita. Se ne andranno lontano da quella follia collettiva, cercheranno un altrove. Ma poi, se riusciranno a superare la crisi, riprenderanno il loro posto. Tutto tornerà come prima. Perché lasciare la postazione sicura per un incerto altrove richiede un coraggio enorme.
L’ufficio diventa la cabina di una nave inaffondabile che procede senza deviazioni. La nave è stretta, la vita a bordo è ripetitiva, monotona, ma si ha paura ad abbandonarla. Attorno alle fiancate l’oceano innalza onde minacciose. Qualcuno sospetta che la nave possa essere una prigione. Ma è una prigione che procede sicura nella nebbie del mondo. A bordo tutto è programmato, tutto procederà senza intoppi. Avanti fino alla fine del viaggio, quando la nave sbarcherà l’uomo che ha sognato un altrove per tutta la vita in un porto pieno di croci. Sopra di lui verrà piantata un’altra croce, la sua.
Quando la parabola delle riflessioni si avvita lungo percorsi senza uscita, l’uomo si chiede a cosa servono le barriere di sicurezza che la società gli costruisce attorno per proteggerlo. Proteggerlo da cosa? Dalla possibilità di essere libero?
Navigando in queste riflessioni qualcuno comincia a sognare un naufragio, desidera che la nave affondi. Progetta di rubare una scialuppa e trovare il coraggio di allontanarsi, di cercare un altrove. Di ammutinarsi al capitano Bligh del destino.
E quando un uomo sogna un altrove, non lo immagina su un iceberg alla deriva sulla calotta polare. Non immagina di trovarsi su un isola di ghiaccio in navigazione dalla Groenlandia. Per consolarsi dentro un pensiero di felicità, l’uomo sogna i tropici. L’isola tropicale è il luogo comune dei sogni di fuga. E’ la banalità insostituibile dell’evasione. (…)”
 
 
 
 
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2 ottobre 2013 3 02 /10 /ottobre /2013 12:07

 

 

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Sabato e domenica è cominciato ufficialmente l Autunno….due giorni grigi, ventosi, uggiosi… dopo tante giornate di sole e di caldo vero.

 

E come ogni anno è tempo di metter via il secchiello e la paletta, armarsi di buoni propositi ed affrontare la nuova stagione, rinfrancati dai mesi di sole che dovrebbero averci ricaricato.

E’ tempo di chiudere le finestre e di mettere una copertina a letto, magari colorata; di archiviare i vestiti, le vacanze, il mare e la montagna, la tenda e il sacco a pelo, la bicicletta o la moto, le avventure estive, gli “amori” iniziati e già finiti e quelli che lasciano qualche speranza.

 

Archivio”…

 

Anch’io, ogni anno, in questo periodo, son solito fare un archivio: metto via i teli mare, lo zaino e gli scarponi, i borsoni della bici, i libri letti e le mappe dei viaggi fatti.

 

Ma quest’anno è diverso…

 

Quest’anno nel mio archivio provo a metter via altre cose, provo a metter via un certo tipo di passato, un certo tipo di situazioni e desideri perseguiti finora, alcune conseguite, altre no; alcune che hanno fatto parte di certi periodi della mia vita e che probabilmente adesso nonne sono più parte.

Penso che le strada di ciascuno di noi non sia sempre quella, credo possa andar bene per certi periodi, anche lunghi, ma che sia assolutamente da ciechi o da ottusi continuare su quella strada quando tutti i “segnali” che la vita ci pone davanti ci portano da un'altra parte. Per me il cuore e l’istinto mentono molto meno della razionalità in questi aspetti della vita.

 

Così , per esempio, provo a metter via il desiderio di emigrare (anche se forse ne sarò costretto comunque), senza comunque rinunciare al sogno di viaggiare; provo a metter via l’idea di casa come luogo di immobilità, ma lasciandola sempre aperta agli amici veri ed anzi aprendola ancora di più, col desiderio di viverla in modi e situazioni completamente nuove; provo a metter via la voglia, che tante volte ho, di solitudine, per provare a condividere anche momenti brutti, anche momenti di attesa, “sentendo” già cosa c’è alla fine…

 

Un archivio me lo immagino come un luogo fisico dove mettere in fila vari libri già letti, che non stai più leggendo in continuazione, ma puoi sempre riprendere in mano per consultare una sola riga, un solo paragrafo, oppure interamente. E’ un qualcosa che forse non ti ricordi più, che devi rileggere per rimettere perfettamente a fuoco, ma il concetto è ormai dentro di te.

 

Ma adesso ho voglia di leggere libri nuovi…non so ancora quali, ma so dove voglio arrivare e dopo questi ultimi mesi così intensi posso immaginare con più chiarezza la mia strada futura, facendo tesoro della ricchezza del mio “archivio” personale, conquistato a fatica nel tempo, e carico di entusiasmo per il nuovo cammino da scoprire e da tracciare…

 

Tutto cambia…nulla è mai uguale a sé stesso…altrimenti sarebbe morto!!!

 

D.

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11 luglio 2013 4 11 /07 /luglio /2013 16:01
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Cari Amici,  dopo averlo fatto per ben tre volte, e conoscendo ormai piuttosto bene il Cammino Francese, ho deciso di mettere a disposizione le mie capacità e l'esperienza che ho maturato per chi vuole affrontare il Cammino in bicicletta ma non sa da dove cominciare per organizzarlo e per partire
Si comincia il 1° settembre da Roncisvalle per giungere a Santiago il 13, il tutto in bicicletta e sul percorso originale. 
Sarà a disposizione un furgone di appoggio sia per la logistica che per le eventuali riparazioni e ristori, oltre che per il trasporto bagagli. 
Il servizio è di mezza pensione con colazioni e cene tutte comprese.
  
Si alloggerà in strutture semplici e pulite (hotel o case rurali) per permettere a tutti di dormire in un letto comodo e ristorarsi con una doccia e una cena calda. 
La quota di partecipazione dipenderà dal numero di iscritti.
In più si è, meno si spende, quindi se siete un gruppo di amici o un gruppo sportivo fatevi avanti!!!
 
Per informazioni scrivetemi a daminviaggio@gmail.com oppure chiamatemi al 349 3637159.
 
Vi aspetto in tanti!!!! Sarà un esperienza magica....
D.
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12 aprile 2013 5 12 /04 /aprile /2013 10:20

 

 

 

SUPER OCCASIONE PER L'ESTATE 2013

 

Ciao a tutti, come và?
Per quest'estate ho una proposta meravigliosa per chi vorrà approfittarne.

 

Affitto 2 appartamenti (uno da 2-3 posti e l'altro da 4-6) in località Torre dell'Orso (LE), da Giugno a Settembre.
Gli appartamenti sono in una posizione tranquillissima e a soli 200m dalla spiaggia.

Prezzi a partire da 14€ al giorno a persona, acqua, luce, gas e rifiuti inclusi.

 

Torre dell' Orso è il luogo ideale per una vacanza tutta spiaggia e relax oppure un ottimo punto di partenza per esplorare e conoscere il Salento e la sua Natura, i suoi sapori, le sue tradizione e la sua Arte.

Da qui, in poco tempo, si possono raggiungere le splendide Lecce, Otranto, Santa Maria di Leuca e Gallipoli, e le spiagge più belle e selvagge della Puglia.

 

Per maggiori info contattatemi

 

Ci vediamo in Puglia!!!!

 

D.

daminviaggio@gmail.com 

+39 349 3637159

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30 agosto 2012 4 30 /08 /agosto /2012 17:07

 

 

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Settembre ed Ottobre sono i mesi ideali per viaggiare in bicicletta.

 

Esaurito il caldo torrido di questi ultimi mesi (saranno 2 mesi almeno che non piove!!!) adesso la stagione lascia spazio a giorni (speriamo) più miti, in cui le giornate ancora calde si alternano a notti in cui non è più necessario il ventilatore o il condizionatore.

I colori dell'autunno che arriva, poi, sono i più belli dell'anno: dal giallo dei campi di granoturco appena tagliati alle foglie degli alberi che pian piano diventano ocra oppure rosse.

E i giorni non sono più infiniti come nei mesi precedenti, le ore di luce van pian piano avvicinandosi per numero e per intensità a quelle della notte, permettendo di mettersi a naso in sù più a lungo per contare le stelle e unire i puntini delle costellazioni.

 

Settembre ed Ottobre sono i mesi ideali per viaggiare in bicicletta.

 

In quanti di voi non hanno pensato nemmeno una volta vedendo qualche tedesco od olandese che pedalava lungo le nostre strade in Luglio o in Agosto, magari carico di borse e borsini, tende e sacchi a pelo: "Questo è fuori!!!"

E in quanti invece li hanno invidiati per il loro coraggio, la loro forma fisica, la loro libertà o proprio per la loro "pazzia"?
Fare un viaggio in bici è un esperienza meravigliosa: si gustano appieno tutti gli odori, tutti i colori, tutti i panorami che si presentano ai nostri sensi. Ci si può fermare in un attimo per scattare una foto o per raccogliere un fiore o un erba; ci si può avventurare dentro un bosco o una stradina di campagna altrimenti inacessibile in auto o con altri mezzi; si può fare una sosta in mezzo ad un prato o a un vigneto per riposare un attimo; i tempi sono espansi, si vive ogni minuto, si respira ogni attimo, la velocità di crociera permette di godersi ogni cosa che c'è intorno.

Si può andare anche a soli 10-12km/h e in una giornata si possono percorrere tranquillamente distanze considerevoli. In 15 giorni di viaggio si può conoscere una buona porzione del mondo. In 2 o 3 giorni si può comunque fare un'esperienza meravigliosa. 

La bici è un mezzo economico, ecologico e alla portata di tutti. Per una giornata in auto servono almeno 15-20 litri di benzina, per una giornata in bici è sufficiente un litro di birra!!!!

In quanti di voi non hanno mai pensato di potersi fare anche solo una mini-vacanza di un fine settimana in bici? E in quanti non hanno mai preso in considerazione questa possibilità perchè non si sentivano abbastanza in forma o perchè non sapevano da dove cominciare?

 

Bene, a tutte queste persone, ma anche a chi ha già avuto esperienze dello stesso tipo ma vuol provare nuovi percorsi, metto a disposizione la mia esperienza, le mie conoscenze, le mie bici e tutti i mezzi che ho a disposizione per permetter loro di fare una delle più belle esperienze che si possano immaginare!!!!

Chi è interessato a provare e a provarsi in una nuova avventura mi scriva (e se siete un gruppo di amici ancora meglio, un' esperienza condivisa è un'esperienza moltiplicata) indicando: sistemazione desiderata per la notte (tenda, bed & breakfast, ostello, albergo, hotel), abitudine ad andare in bici (ogni giorno, una volta o due alla settimana, saltuariamente, mai), se avete bisogno della bici o se utilizzate la vostra, se preferite viaggiare con bagagli al seguito o se preferite che vengano trasportati da un alloggio all'altro e soprattutto il vostro budget di spesa. 

 

I percorsi che propongo per questo periodo sono: 1) Delta del Po (3gg, 2notti, percorsi semplicissimi e completamente pianeggianti); 2) Ferrara-Mantova-Peschiera del Garda (4gg, 3notti, difficoltà come sopra); 3) Padova-Bassano del Grappa-Lago di Caldonazzo (3gg, 2notti, percorso semplicissimo ma con chilometraggio leggermente superiore); 4) Siena e dintorni (4-5gg, 3-4notti, percorsi medi con vari saliscendi, consigliato a chi è già abituato ad andare in bici).

Si parte con un minimo di 4 persone.

 

Per informazioni, percorsi e qualsiasi cosa vi venga in mente contattatemi agli indirizzi: daminviaggio@gmail.com oppure cittantedamiano@yahoo.it indicando nell'oggetto: "settembre-ottobre in bici".

Che altro dire? Vi aspetto numerosi per una nuova avventura!!!!!!!!!!!

 

 

PS: per segure gli aggiornamenti iscrivetevi alla newsletter qui a sinistra..........................------->>>

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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6 luglio 2012 5 06 /07 /luglio /2012 14:43

 

VORTICE.jpg

"La ragazza mi ha lasciato, è colpa mia..." cantava Vasco ormai 25 anni fa!!!
E domani Vasco si sposa!!!! A sessant'anni!!! Con la donna che gli è stato più vicino...nonostante tutto!!!
Bravo Vasco!!!

 

E Zocca è blindata. Perchè Vasco per stavolta non vuole gente fra i coglioni. E credo abbia ragione!!!
Bravo Vasco!!!

 

E Zocca è blindata anche per me, visto che dopo più di due anni, il motivo per cui l'ho tanto frequentata, non c'è più...non vuole più esserci, anzi non vuole che ci sia più io!!!!

 

Bravo Vasco!!!!

 

E Brava Giulia!!!

 

E Brava Ali!!! 

   

 

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30 maggio 2012 3 30 /05 /maggio /2012 14:02
yeah.jpgNon sono indignato....sono INCAZZATO come un dinosauro!!!!
Allora, dunque, calma....riassumiamo gli ultimi eventi:
terremoto, morti, sfollati, gente senza casa, strutture distrutte, patrimonio artistico a pezzi, fabbriche a pezzi (per non parlare dellasituazione sociale e finanziaria in Italia, per non parlare della pressione fiscale in Italia, per non parlare degli stipendi in Italia, per non par...lare di "altre" cose)...
Dunque, dicevo, in una situazione così cosa fa il nostro Grande Governo?
Cosa propone il nostro Giovane e Prestante Presidente (Dio *#@!♂!!!)?
Cosa predica il nostro Adorato Pastore Tedesco?
1)Non si toccano i finanziamenti ai partiti;
2)Non si tocca la parata del 2 Giugno (ma sarà "sobria"!!!)
3)Non si tocca la visita a Milano

E poichè i soldi (milioni e milioni di EURI) destinati a queste irrinunciabili prodezze non possono essere destinati alle vittime del terremoto e alla ricostruzione, e considerato che dopo la meravigliosa opera della cricca di puttanieri capeggiata dal mitico Bertolaso (grazie all'operato dei quali e la loro abitudine di usare parte dei soldi ad andare a PUTTANE,è stata tolta l'assicurazione nazionale che rimborsava anche solo in parte i danni provocati da catastrofi naturali) cos'è rimasto da fare secondo voi?????

AUMENTARE LA BENZINA!!!!!!!!!!!!!
PORCO CAZZO MALEDETTO.....DEVONO MORIRE TUTTI DI MORTE RAPIDA MA DOLOROSISSIMA!!!!!!!

Siamo un Paese stupendo, ma governato da gente di merda.
E noi siamo proprio un popolo di capre!!!!
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